IO, ME & LUCA: finalmente il disco

Ve ne avevamo parlato e ora, finalmente il disco “IO, ME & LUCA” è un progetto finito, fruibile, ascoltabile nella sua pienezza.

Lo scorso Dicembre, la nostra redazione aveva voluto intervistare fortemente Renato Murri e Alessandra Cimino, i giovani responsabili dell’Associazione torinese DOdiMatto.
Un’associazione di promozione sociale che si pone come obiettivo il ridurre le distanze, il riavvicinare ragazzi con disagi psichici alla società che troppo spesso non fa che mettere etichette ed allontanare.
Strumento per questo riavvicinamento non può che essere l’arte, in tutte le sue declinazioni.
Perché l’arte, si sa, riesce ad arrivare dove i semplici discorsi si fermano.
L’arte, in un certo senso, è universale, non si presta a incomprensioni, ti arriva e basta.

E proprio grazie all’arte, Luca Bolelli, giovane ragazzo con Disturbo Borderline di Personalità, è riuscito a fuoriuscire dagli schemi, ad esprimere sensazioni spesso difficili da comunicare e a farsi conoscere per il poeta che è.

L’album uscito lo scorso 24 Aprile, è frutto, prima di tutto, di un grande gesto di generosità.
Luca, dopo aver conosciuto Renato, ha deciso di regalargli le sue poesie, auspicandosi che fossero messe in musica.
Come ci aveva ben detto Renato stesso, i testi di Luca, nati in soli 2-3 minuti, erano cristalli grezzi in attesa di diventare delle splendide gemme.
Ogni singola poesia sfugge da quella che potrebbe essere una mera inquadratura clinica del suo autore, per consegnarci emozioni e intimità di Luca in quanto Persona.
Un vero e proprio flusso di coscienza, uno sfogo, una liberazione.

Trasformare i testi di Luca in tracce di un disco è stato un passaggio quasi naturale.
La musica era già presente in sottofondo nel momento creativo del loro autore.
Il risultato è un concept-album che non si inserisce in un determinato genere musicale e diventa un percorso di lettura tra suoni acustici ed elettronici e parole non cantate, ma recitate dalla voce femminile di Alessandra Cimino.
Un album non solo da sentire, ma da ascoltare come un racconto.

“IO, ME & LUCA”, ora disponibile su tutte le maggiori piattaforme digitali, è prodotto da DOdiMatto e La Rue Music Records, con la produzione artistica di Nicola Baronti e contiene 10 brani inediti, 8 scritti da Luca Bolelli e narrati, come abbiamo detto, da Alessandra Cimino, aperti e chiusi dall’interpretazione di Artaud da parte del padrino del progetto, Pierpaolo Capovilla.
Le composizioni musicali sono di Nicola Baronti, Simone Sandrucci e Renato Murri.
Cori e armonica in Arcobaleno sono incisi dal membro polistrumentista dei Calibro 35, Enrico Gabrielli e Lucio Leoni partecipa con un’interpretazione brillante al brano Incubo.
Arrangiamento e registrazione a cura del La Tana del Bianconiglio Recording Studio.

Quale modo migliore di concludere questo articolo, se non lasciando la parola al vero protagonista di questa storia, Luca.
Godetevi le sue parole e conoscetelo davvero ascoltando il suo disco!

 

Cosa significa per te condividere le tue poesie con un pubblico più ampio di ascoltatori?

La condivisione con persone a me vicine è molto importante, ma mostrare, attraverso la poesia, il mio lato più intimo, il mio mondo interiore è un’ esperienza nuova ed emozionante.
Penso che l’anima di una persona sia come un libro. C’è chi è interessato a leggerlo e chi no. Io ho dato la possibilità al pubblico di aprirmi, sfogliarmi e intraprendere, attraverso le mie emozioni, un viaggio, un’esperienza che mostri un mondo nuovo, una prospettiva diversa e che sensibilizzi le persone a capire e a comprendere sempre di più la fragilità psichica, una lotta continua contro i propri limiti, senza cadere nella stigmatizzazione e nell’emarginazione.

C’ è una traccia dell’album che ti sta particolarmente a cuore?

Ho ascoltato l’album più volte da solo, con me stesso.
Ho pianto dalla commozione, brividi di emozioni fortissime mi hanno attraversato l’anima.
Ho un rapporto molto intimo con tutte le poesie dell’album, ma ”MALATTIA” è certamente quella a cui sono più legato. La ripetizione del verbo ”Immaginate” è un’esortazione a varcare una porta, a entrare in un mondo nuovo e diverso, fatto di dolore, sentimenti, emozioni, sogni e speranza.
Non ripeto mai le parole più di una volta in una poesia ma in questo caso è essenziale. Serve per far entrare in empatia con le sensazioni e le percezioni tramite l’immaginazione.

Cosa ti ha convinto a consegnare le tue poesie a Renato?

Non credo molto nel caso o nella fortuna, penso che alcuni eventi della vita facciano parte di un destino scritto per noi, per evolvere, per crescere.
E’ stato un gesto impulsivo, sincero, assolutamente non pensato, di gratitudine per avermi aiutato a trovare un lavoro in uno dei miei numerosi momenti di difficoltà.
La nostra passione per la musica ha fatto il resto, ha creato un’unione, un legame che ha fatto scattare la scintilla della creatività.

Un consiglio per chi si approccia ad ascoltare l’album?

Aprite la vostra mente ma soprattutto il vostro cuore.
Chiudete gli occhi e immergetevi, lasciatevi guidare in un viaggio nudo e crudo, un incubo che, per incanto, si trasforma in un sogno pieno di speranza, di voglia di vivere e di cambiare. Non abbiate paura. Emozionatevi e abbandonatevi al fluire dei sentimenti con forza e coraggio.

Di seguito il link per ascoltare il cd sulle maggiori piattaforme musicali:

https://imusiciandigital.lnk.to/wKzKdqoT

FEDERICA ZORZELLA

Writer
Laureata in Beni Culturali, anima vintage e mente moderna.
Grande lettrice, consumatrice seriale di film, appassionata di storia e crime.