Oggi non mi alzo!

Anche oggi mi devo alzare per andare scuola, come mi sento? Non voglio alzarmi, mi sento stanco, sfinito di essere quello che sono.

Io non voglio alzarmi dal letto, voglio star tutto il giorno qui, al sicuro..

So già cosa accadrà, si inventeranno qualcosa di nuovo.. Come tutti i santi giorni, sempre novità.

Ieri erano i miei nuovi pantaloni, l’altro giorno il mio fisico (cicciput, cicciopuzzo, lardman, ‘divertenti’ modifiche al mio cognome con ‘lardo’, ecc..).
Il regalo di mio padre è stato distrutto da loro, non hanno rispetto per la mia famiglia, la insultano e la offendono.. Pure gli scherzi telefonici, facendo suonare all’una di notte il mio telefono o quello di nonna, eh sì, perché sono riusciti a farmi sparire il cellulare per prendermi tutti i numeri in rubrica.

Quando cresceranno? Quando capiranno quanto mi fanno male tutti i giorni? Anche le ragazze mi dicono quanto sia brutto, fanno le classifiche dei più attraenti ed io sono sempre penultimo, dopo di me mettono sempre il cestino come termine di paragone.

Ogni mattina umiliano me o quella ragazza, cosa abbiamo fatto di male? Siamo così diversi dagli altri? Sono arrivato a prenderla in giro anch’io per essere accettato, io voglio essere come loro. Tutti i giorni torna a casa in lacrime ed io mi sento meglio.

I miei genitori mi vedono tutti i giorni triste e non sanno come aiutarmi: mia madre dice di lasciarli perdere e che non ne vale la pena, eppure …

Sono arrivato ad umiliare una ragazza per farmi accettare, la faccio piangere tutti i giorni, la prendo sempre in giro, ora per loro sono uno che conta, ma per me non conto nulla, sono morto dentro.. Sto diventando come loro.

Ho paura di essere me stesso, tutte le volte che ho provato, mi hanno umiliato ed isolato, continuerò ad essere il diverso, il ragazzo grasso e strano, quello che non capisce le cose e che non ascolta la musica techno, che odia le discoteche. Il ragazzo che non si fa le canne e che non fuma. ‘Facciamo uno scherzo a Cicciput’, quante volte mi toccherà doverlo sentire? Quante volte dovrò subire le loro paturnie? La rabbia che provo è indescrivibile, sorda furia impotente. Totale incapacità di reagire!

Ecco questa è la normale adolescenza o infanzia di chi ha subito bullismo, un fenomeno che può sembrar innocuo, ma può portare conseguenze per tutta la propria esistenza. Insicurezze, paure, odio verso sé stessi e qualche volta depressione…

Spesso capita anche di vittime che si ribellano ai carnefici, uccidendoli o facendo stragi nei licei. In altri casi cadono in depressione, diventano autolesionisti e si suicidano..

Immaginiamo tutto questo su uno schermo, fisso nella memoria del web o con un video virale di uno scherzo ad un povero ragazzino. Costretto a sentirsi umiliato ed insultato sia in rete che nella realtà. Fa ridere quel video? E’ così divertente vedere qualcun altro umiliato e deriso, eppure io so cosa si prova ad essere dall’altra parte e molti di noi lo sanno. Quando eravamo ragazzini noi non c’era internet, ma esistevano già le videocamere del telefonino e il bluetooth, quindi i filmati giravano con una rapidità assurda nell’istituto. Figuriamoci ora che siamo tutti connessi! L’umiliazione diventa subito globale!

DAVIDE BERARDO

Writer
Ho studiato Lingue e Letterature straniere,
parlo inglese, francese, russo e poco tedesco.
Amo viaggiare, leggere e sono uno scrittore a tempo perso.