Quarantunes: canzoni che accorciano la quarantena

5 suggerimenti musicali per aiutarvi a sopravvivere con tono a questa quarantena …

1) Bob Dylan, Sad eyed Lady of the Lowlands, da Blonde On Blonde, 1965

Tempo di ascolto: 11 minuti e 19 secondi

In questo periodo non tutti hanno la fortuna di trascorrere del tempo con la propria amata. A dire il vero, non tutti hanno la fortuna di trascorrere del tempo con la propria amata, a prescindere dal lockdown.
Così, potrà capitarvi di innamorarvi di una ragazza “dagli occhi tristi”, senza averla mai conosciuta né aver mai immaginato le sue sembianze. Semplicemente, ascoltando quanto di lei ci racconta il vecchio Bob.
Anche lei, proprio come voi, è alla ricerca dell’amore, quello che non ferisce.
Così, cercate di essere pazienti, non correte. Chiedetele “should I wait?”. Se vi risponderà di si, vi renderete conto che avete accorciato di 11 minuti e 19 secondi la vostra attesa.

2) Rush, La Villa Strangiato, da Hemispheres, 1978

Tempo di ascolto: 9 minuti e 34 secondi 

Echi di una chitarra classica avvolgono l’atmosfera di un sapore barocco. Immaginatevi un grande salone dai soffitti alti.
Dal fondo, inizia ad avvicinarsi una melodia d’altri tempi.
Difficile capire quale sia il contesto temporale in cui veniamo trasportati.
L’incedere della batteria ci riporta nell’epoca della televisione. I tempi sono moderni, ma non contemporanei. Non c’è bisogno di soffermarsi troppo. Ciò che conta è allontanarsi dal presente.
La Villa Strangiato vi consentirà di farlo e, presto, vi renderete conto che saranno passati altri 9 minuti e 34 secondi della vostra quarantena.

3) The War on Drugs, Thinkin of a place, da A deeper understanding, 2017

Tempo di ascolto: 11 minuti e 10 secondi

Avete tutto il tempo per camminare, nel perimetro di casa vostra, al ritmo lento e pigro della batteria di Thinkin of a place.
Ma è un movimento costante e, pian piano, vi accompagnerà al posto cui state pensando. Il percorso sarà accompagnato da suoni elettronici, da attimi di schizofrenica psichedelia, ma non dovete desistere.
Alla fine della strada, quando avrete raggiunto il posto cui state pensando, vi renderete conto che sono passati piacevolmente 11 minuti e 10 secondi del vostro percorso.

4) The Velvet Undergroud, Oh! Sweet Nuthin, da Loaded, 1970

Tempo di ascolto: 7 minuti e 25

Là fuori c’è un signore che si chiama Jimmy Brown, lui non “ha assolutamente nulla”.
Noi abbiamo il tempo o modo di ascoltare buona musica, forse lui nemmeno quello. Per cui, quando col pensiero lo incrocerete nella vostra mente, non dimenticatevi di “dire una parola a Jimmy Brown, lui non ha proprio nulla”
.
Non appena avrete fatto mente locale su cosa dirgli, vi accorgerete che saranno passati altri 7 minuti e 25 del vostro isolamento.

5) The Black Crowes, Title Song, da Live, 2002

Tempo di ascolto: 8 minuti e 25 secondi

Siete annoiati, le serie tv Netflix vi hanno consumato gli occhi, non ne potete più di stare sdraiati sul divano.
Alzatevi, prendete un paio di cuffie, cercate Title Song ed alzate il volume. Sarete cullati da un suono allo stesso tempo dolce e potente, proveniente dall’organo del compianto Eddie Harsch, storico tastierista dei “Corvi Neri”.
Poco dopo, sarete graffiati dalle chitarre stridenti, capaci di spezzare la sterilità emotiva indotta dal periodo storico che stiamo vivendo. Quando la voce di Chris Robinson, profeta del rock’n’roll made in USA, comparirà chiaramente nei vostri timpani, vi renderete conto che saranno passati piacevolmente 8 minuti e 25 secondi della vostra quarantena.

LUCA OSTENGO

Writer
Classe 1992, torinese per nascita e non per vocazione, aderisce sin dalla primissima età al credo profano di Chuck Berry.
Convintamente edonista, identifica il piacere nella melodia di una canzone o nell'ironia di una battuta.
Quando non si dedica all'altare della Musica, esercita il culto calcistico della maglia bianconera.